Latino vivo. Filosofia e medicina nelle tragedie di Seneca

lunedì 22 febbraio 2021
Salò, Liceo E. Fermi

LA VITALE INATTUALITÀ DEL MONDO ANTICO

(e il necessario recupero del Greco e del Latino)

 

 

Il progetto di valorizzazione delle lingue antiche, promosso da Giuseppe Piotti e Fabrizio Galvagni, ha avuto nel periodo febbraio-marzo 2021 la sua prima applicazione sperimentale.

L'iniziativa, a cui abbiamo assegnato il titolo generale La vitale inattualità del mondo antico (e il necessario recupero del Greco e del Latino)", mira a sottolineare l'importanza del Mondo Antico come contenuto imprescindibile della nostra cultura e della nostra civiltà. In questa ottica le lingue antiche rappresentano il necessario mezzo per metterci in comunicazione con gli autori greci e latini, per leggere e comprendere le loro opere, per confrontarci con civiltà certamente diverse e lontane, ma capaci di parlarci e di permetterci di istituire con esse un dialogo proficuo.

Per questo dobbiamo considerare il Greco ed il Latino lingue vive, perché attraverso esse possiamo comunicare con persone e comunità umane ricche di valori e di differenze e capaci per questo di stimolare la nostra riflessione e la nostra ricerca.

Il professor Giuseppe Bocchi, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, ha confezionato per l’Ateneo un ciclo di lezioni, che è stato proposto al liceo "Fermi" di Salò per una classe quinta sul tema Latino vivo. Filosofia e medicina nelle tragedie di Seneca. Le lezioni, in didattica digitale, si sono svolte nei giorni di lunedì 22, venerdì 26 e sabato 27 febbraio 2021.

Il professor Bocchi ha presentato alcune tragedie di Seneca, sottolineando in esse la trattazione da parte dell'autore di alcuni stati psichici patologici riconducibili alla mania e alla melancolia, malattie psicofisiche studiate dalla Scuola medica Pneumatica. L'interesse del percorso è consistito da un lato nello studio essenziale dell'opera della scuola Pneumatica e della concezione dell'uomo e delle sue patologie a cui essa è giunta; dall'altro nella scoperta del fatto che Seneca ha conosciuto i risultati di quegli studi e li ha utilizzati per delineare i personaggi delle sue tragedie e per spiegare i loro atti estremi.

In questo percorso è apparsa evidente l'inattualità del pensiero medico antico, ma anche l'originalità delle analisi condotte da Seneca sui suoi personaggi e la complessità del mondo culturale e scientifico da cui quelle tragedie sono nate. Ecco un esempio di proficuo dialogo con la "viva inattualità del Mondo Antico".

Consideriamo questo primo corso come un momento sperimentale del nostro cammino verso il Mondo Antico e ci proponiamo di riprenderlo quanto prima con le scuole, ma anche, nelle forme e nei tempi possibili, con il pubblico extrascolastico.

 

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